A margine del concerto del 6 novembre del Coro Giovanile Toscano

di Gianluca Guadagnolo

… e poi arriva questa prima domenica di autunno vero, una giornata che pigramente volge al termine ed ecco quasi beffardo lo stupore che ti coglie.
La Corale Giacomo Puccini è stata invitata a dare il benvenuto al Coro Giovanile Toscano oggi presente a Grosseto presso i locali messi a disposizione dalla comunità parrocchiale del S. Giuseppe B. Cottolengo. La Corale Puccini introdotto la serata con un pezzo introduttivo del suo repertorio e poi ha cantato un brano insieme al Coro Giovanile, una realtà ormai consolidata nel panorama regionale, espressione dell’Associazione Cori della Toscana, che s’incontra almeno una volta al mese, ogni volta in una provincia diversa della nostra regione.
Il Coro giovanile, diretto dalla direttrice M° Elisa Pasquini, ha eseguito brani che spaziavano dal repertorio della tradizione medioevale, al Rinascimento sino ad alcuni autori contemporanei.  Ispirato alla tradizione cristiana e alla figura della Vergine Maria in particolare, il programma  eseguito ha condotto l’ascoltatore in un percorso musicale che progressivamente ha esaltato la vittoria della vita sulla morte, il processo di trasformazione e di riconciliazione che conduce ad una pace ed armonia interiore duratura.
Non spetta al sottoscritto esprimere un giudizio tecnico o estetico sull’esecuzione, posso solo testimoniare la forte emozione che questi ragazzi sono stati capaci di suscitare, è stato bello vedere nei loro volti una marcata carica espressiva, un’eleganza e una compostezza rara. Sì, come si suol dire, sentivano il testo, davano voce all’anima. E hanno fatto centro. Hanno riscaldato questo freddo pomeriggio di Novembre, ci hanno donato la pace interiore che ci occorrerà nella settimana che inizia. Ci hanno lasciato senza fiato, ci hanno regalato la percezione della bellezza.
A noi coristi della ultra centenaria Corale Puccini cosa resta di una serata come questa?
Intanto, una gran gioia e un gran conforto nel sapere che esistono quasi una quarantina di giovani così motivati e preparati, così innamorati del bel canto.
E’ una declinazione della gioventù non generica o invocata al bisogno con vuoti slogan, è invece una realtà giovanile concreta, semplice e determinata. E’ la certezza della speranza.
E poi a ciascuno di noi coristi, l’invito e l’esortazione a fare un sano bagno di umiltà e a recuperare il rigore, la concentrazione e la serietà nelle serate di prove che il bel canto richiede, e poi lo sforzo a immedesimarci con convinzione nei testi che cantiamo, per darne colore.
Provocare un’emozione, suscitare lo stupore, fare pace con sé stessi, renderci migliori.
E’ anche questo che la musica può fare, è questo che i cori possono fare.

E allora Viva il Coro Regionale Toscano, Viva la Musica.