Scriviamo a caldo, proprio mentre le notizie da Bruxelles stanno sconvolgendo lo snocciolarsi di questo martedì mattina.
Se mai fosse necessaria un’ulteriore conferma, desideriamo sempre vivere e cantare la Pace: non è uno slogan, siamo davvero convinti che mai nessun credo, sia esso religioso o politico, possa giustificare spargimento di sangue e terrore.
Aborriamo le guerre che insanguinano i nostri giorni.
Se ci si lasciasse rapire o, quantomeno, se ci si fermasse tutti dinanzi alla bellezza della natura, dell’arte, dell’umanità facendoci guidare da essa, anziché dall’odio e dall’interesse economico ed egoistico più o meno ammantato di ideologismo, di ben altri colori sarebbero i nostri giorni, senza questo buio ove si vorrebbe far vedere solo il rosso del sangue.
Altre parole non servono, lasciamo parlare la Musica: la monumentale Messa in Si minore di J. S. Bach ma anche l’Inno alla Gioia di L. V. Beethoven in una versione forse non tra le più pregevoli artisticamente, ma cantata da 10.000 cantori, per evidenziare come ognuno di noi, tutti noi siamo parte chiamata in causa nel cantare e amare la bellezza e la vita contro il buio della guerra e del terrore.
Viva la Musica, linguaggio universale di Pace!