Riflessioni sparse…
di Walter Marzilli
È uno dei concetti fondamentali che ho in mente ogni volta che vedo muovere le braccia davanti agli esecutori. Le mie e quelle di tutti i miei studenti. Dopo le prime nozioni e informazioni sulla Tecnica della Direzione li pongo davanti a questa verità sconcertante quanto inamovibile. Se dobbiamo stare lì davanti a battere il tempo siamo quasi del tutto inutili…
Dobbiamo CREARE il suono, le nostre mani come fosse creta. Dobbiamo instillare nella mente degli esecutori la necessità di un fraseggio ricco ed elegante. Di un suono pensato bene. Di un ritmo elastico, ma preciso e consapevole. In questo dobbiamo essere immodesti, e pensare che nessuno lo potrà fare meglio di noi. Questo pensiero deve essere più nella mente degli esecutori che in quella del direttore il quale, invece, è sempre alla ricerca di una soluzione migliore, di un cantare più elegante, di un fraseggio più raffinato, di un suono più maturo.
La mano del direttore deve essere espressiva. Non sono solo muscoli, tendini e piccole ossa da muovere… Non deve essere contratta né troppo rilassata, nemmeno compatta o dilatata. Chi ha la fortuna di avere una mano intensa se la goda; gli altri la devono costruire. Allo specchio, in video, con le immagini. E non bisogna essere indulgenti con se stessi: lavorare e ricercare. Direttori si nasce, ma lo si diventa anche…
¡ Excelente comentario solo refleja , Sensibilidad , Amor , Respeto por algo tan importante para los humanos … La Música . Grande el Maestro Walter Marzilli .
Gracias ;)