“La vita è come il caffè…

… puoi metterci tutto lo zucchero che vuoi, ma se lo vuoi far diventare dolce devi girare il cucchiaino. A stare fermi non succede niente”.

Questa citazione iniziale del grande uomo e sportivo qual è indubbiamente Alex Zanardi, solo per inquadrare subito il senso del discorso: è proprio l’immobilismo, la rassegnazione a fermare qualsiasi ipotesi di “cambiamento”.

E non bastano le parole… se ne sono “sprecate” già tante.

Le barriere frapposte alla vita del malato e del disabile (chi scrive propone di abbandonare decisamente la definizione di “diversamente abile” che sembra offensiva anche nella sua pretesa di addolcimento terminologico mentre sottolinea, invece, “diversità”), sono troppo spesso barriere insormontabili, segno di un malcostume idiota e disumano, per cui per accedere puoi solo eventualmente chiedere il favore. E magari paternalisticamente, poverino, ti viene pure concesso.

Le leggi, pur esistenti, troppo spesso rimangono lettera morta, con il piccolo inconveniente che gli anni passano per tutti, anche per il disabile, per cui ciò che ci si riserva di fare eventualmente in futuro, forse non potrà recare alcun beneficio a chi, oggi, ha bisogno e, soprattutto, diritto.

L’ironia e l’autoironia del video di Lorenzo Baglioni e Jacopo Melio che in questi giorni circola in “rete” (puoi godertelo cliccando sulla parola “video” cui è linkato) ha davvero, tra i tanti altri, il pregio di far riflettere costringendo a sorridere… e chissà che non sia un modo efficace per girare il cucchiaino ;-)

Viva la Vita!

Viva (sempre) la Musica!