“Mercoledì sera, ad iniziativa di alcuni volenterosi, si riunirono un buon numero di coristi per gettare le basi d’una nuova Società corale e, seduta stante, fu nominata una Commissione provvisoria, presidente della quale, il signor Alfredo Carnieri. La Commissione si assume l’incarico di trovare un locale adatto, arredandolo, e di formulare uno statuto sociale che nella prossima adunanza sarà sottoposto alla discussione dell’assemblea per l’approvazione, assieme alla nomina del seggio direttivo. Questa nuova società mercé l’intelligente interessamento del maestro Mario Marchetti, si ripromette di riunire in un fascio concorde e volenteroso quanti sentono il culto dell’arte divina. Per supplire alle prime spese, fra le quali l’acquisto di un piano-forte, prima ed impellente necessità per una Società corale, fu deciso di aprire una sottoscrizione cittadina, che, vogliamo sperarlo, chiunque ami Grosseto e il suo sviluppo in tutti i fertili campi dell’arte, vi contribuirà perché possa sortire l’esito desiderato”
(da L’Ombrone, 5 novembre 1913).
Così iniziò la grande avventura della nostra Corale: un gruppo di amici capitanati dal decoratore Alfredo Carnieri e dal maestro Mario Marchetti, organista della Cattedrale, decisero la costituzione di una nuova Società corale titolata, allora, a Giuseppe Verdi. Tuttavia, nonostante l’entusiasmo e la buona volontà, solo nel maggio dell’anno successivo, in una stanzetta di via Paglialunga, fu possibile dare pratica attuazione a quanto deciso alla fine del 1913.
Il primo seggio direttivo, con sede in via Paglialunga, vide come presidente l’impresario edile Francesco Santi, vice presidente Alfredo Carnieri (decoratore, proveniente dalla G. Monaco di Livorno), capo coro Ugo Santi (tappezziere e materassaio) e componenti effettivi Guido Angiolini (spedizioniere), Alfio, Bovio e Dotto Arreti (mobilieri), Giuseppe Avati (postino), Quinto Baffigi (sarto), Giuseppe Banducci, Alberto Brizzi, Italo Mario e Dino Bruni, Arcangelo Ciolfi, Curzio Giomi (idraulico), Ugo Giomi (insegnante), Luigi Goracci (muratore), Ricciotto Goracci (falegname), Giustino Gori, Ferruccio Lombardi, Alamazio Mugnai, Ugo Pacini (operaio della ditta Sampieri), Ezio Pacini (tappezziere), Aurelio Pozzi (Impiegato del dazio), Salvatore Fares (barbiere), Angelo Soldati, Gino Valdambrini e Vasco Veronese. Direttore artistico il maestro Mario Marchetti. In seguito si aggiunsero altri componenti, tra i quali ricordiamo: Ivo Pacini ( scultore), Francesco Anfuso (impiegato), Ferdinando Amorosi, Giulio Pozzi (idraulico).
Dopo alcuni mesi di rodaggio e affiatamento, finalmente, il debutto avvenne a mezzanotte del 31 dicembre 1914 in Corso Carlo Alberto (oggi Corso Carducci), inizialmente sotto la prefettura (palazzo dell’ex catasto) e poi di fronte al comune. Furono intonati brani operistici.
(informazioni tratte dalle ricerche, pazienti e meritorie, di Elisabetta Bonifacio e Giovanni Battista Monticini)