Sabato 10 marzo, alle ore 16:00, nella chiesa di S.G.B.Cottolengo, la Corale terrà un concerto in memoria del Dott. Enrico Bianchini ed a favore dell’Associazione ONLUS “La Farfalla”. Sulla figura del Dott. Bianchini, prematuramente scomparso l’ 11 gennaio scorso a Pescara, pubblichiamo volentieri il ricordo pervenutoci da una comune amica.
Il biglietto da visita di Enrico, il Dott. Bianchini, è sempre stato rappresentato dal sorriso, dalla dolcezza ed espressività dello sguardo che spesso parlava da solo: molto brillante dai banchi del Liceo classico , il “liceone” Carducci Ricasoli di Grosseto, maturità nell’ anno1983. Segni particolari: lo scooter, il “Pix”, un paio di Persol, una buona sigaretta al momento della ricreazione o all’uscita, un profondo senso dell’ Amicizia, con la A maiuscola, ma soprattutto tanta voglia di vivere, l’ amore per le “belle cose”, per la bella musica, sempre con un profondo senso del dovere ed una grande umiltà.
Laureato all’ Università di Pisa con lode in Medicina con una tesi in Neurochirurgia, a breve aveva iniziato a lavorare come neurochirurgo presso l’ Ospedale di Pescara, città dove ha formato anche una bellissima famiglia con tre figli, Lorenzo, Luca e Federico(13, 11 e 9 anni).
La sua carriera è stata da subito ben delineata anche se altrettanto prematuramente interrotta.
Era un ottimo neurochirurgo, la sua specialità “ la neurochirurgia miniinvasiva degli adenomi ipofisari” ma soprattutto un Medico con la M maiuscola, per la sua umanità e disponibilità con tutti, amato e stimato da tutti i colleghi di Pescara e Chieti, dagli infermieri, per non parlare dei pazienti che hanno trovato in lui oltre ad un ottimo professionista, un riferimento nel tempo affidabile, sempre disponibile ad ascoltare e aiutare, e soprattutto un uomo autentico ed umile. Ci ha colpito una frase della sua caposala che in lacrime, il giorno successivo alla sua morte, ha gridato:” vorrei tappezzare di manifesti tutte le strade di Pescara e di Chieti perché lui veramente, il “medico del sorriso”, ha visitato sempre tutti e gratuitamente…”.
Ha sempre mantenuto i contatti con Grosseto, dove aveva parte della sua famiglia, la madre Licia e il fratello Alessandro, e tanti amici ; aveva sempre mantenuto un sogno nel cassetto, poter ritornare a lavorare nella sua città…
È stato un grande “combattente” anche nel percorso della sua malattia che in poco tempo , l ‘11 Gennaio 2012, ce l’ ha portato via, lasciando un grande vuoto ma anche tanti ricordi ed un esempio per tutti coloro che lo hanno amato ed hanno avuto, pur con dolore, il privilegio di stargli accanto in un percorso terminale consapevole dove, pur paziente con le sue paure e fragilità, ha saputo essere medico fino in fondo, ma soprattutto padre attento ai bisogni dei figli e di tutta la sua famiglia .
Per tutti coloro che l’ hanno conosciuto e amato una foto del nostro “ medico col sorriso ed il vivo ricordo del suo “ eccoci qua!”.
Con affetto, un’ amica.