Zoltán Kodály e lo studio della Musica

Zoltán Kodály, compositore, linguista, filosofo, etnomusicologo ed educatore ungherese (Kecskemét, 16 dicembre 1882 – Budapest, 6 marzo 1967) è autore, tra l’altro, di uno dei brani più suggestivi ed intensi del nostro repertorio dedicato alle sole sezioni femminili, Ave Maria: per questo, oggi 8 marzo, abbiamo pensato di ricordarlo.
Kodály ha speso grandissima parte della sua vita e del suo impegno professionale ed artistico all’insegnamento: il tema dell’educazione musicale è senza dubbio strategico, anche oggi.
Scrisse molta musica a scopi educativi per le scuole, ma anche molti libri sull’argomento tanto che, non solo nel suo paese, il suo lavoro tutt’oggi continua a portare frutti nell’educazione musicale.
Non a caso si parla di “Metodo Kodály”, che ha come base fondamentale il principio della “solmisazione” (un metodo di solfeggio basato sulle sillabe che individuavano le note dell’esacordo: Ut – Re – Mi – Fa – Sol – La che, tradizionalmente si fa risalire a Guido d’Arezzo – XI secolo).
I principi rimarcati e propugnati dal Kodály vennero, poi tra l’altro, ripresi e reinterpretati da Roberto Goitre (XX secolo) nel metodo didattico “Cantar leggendo”.
Ci piace ricordare la frase di Kodály “… Potrà dirsi veramente fortunato quel bambino che muoverà i primi passi nel mondo della musica attraverso la propria voce, mettendo in relazione queste esperienze con la scrittura delle note...”.
Amiamo cantare e conosciamo l’importanza che l’esperienza del canto, in particolare del cantare in coro, può avere nel percorso formativo, non solo strettamente musicale, dei ragazzi.

Viva la Musica!